NIGHT AND GAY

di Alessandro Castriota Skanderbeg

con Alessandro Castriota Skanderbeg

Paolo Mauro

Regia Lindo Nudo
Scenografia Angelo Gallo – Teatro della Libellula  
Costumi Rita Zangari
Direzione Tecnica Jacopo Andrea Caruso
Tecnico di palcoscenico Raffaele Iantorno
Aiuto Regia Sofia Sangiovanni
Assistente di palcoscenico Yonereidy Bejerano Jane
Addetto Stampa Franca Ferrami

E con la partecipazione  straordinaria “in voce” di   Marco Tiesi

Scenografie realizzate da TurcoLegno (Rende) – Pannelli scenografici realizzati da Spot Channell

‘Night and Gay’ è una commedia romantica a due voci basata sul tema dell’omosessualità, scritta da Alessandro Skanderbeg con la regia di Lindo Nudo, il cui ambiguo titolo riprende la famosa canzone ‘Night and Day’ (resa celebre da Frank Sinatra), brano scritto da Cole Porter nel 1932 per il musical ‘Gay Divorce’, ironia della sorte per i termini in traduzione dall’inglese. L’ambiguità del titolo fa da eco all’ambiguità del gioco teatrale della finzione e della realtà che all’interno della commedia emerge spesso contornando le situazioni che si intrecciano vorticosamente nelle varie scene. La commedia rosa, o simpaticamente (perché no?) arcobaleno, inizia con la dura quotidianità lavorativa di due trasportatori di mobili, Lisandro e Paolino, che da anni si guadagnano il pane fianco a fianco, scoprendo fatalmente un’attrazione che pian piano si svilupperà e si definirà ulteriormente dopo diversi serrati confronti-scontri con sé stessi e col mondo esterno. In questo tortuoso e bislacco percorso si renderanno conto, ben presto, nella laboriosa ricerca della propria identità di genere, di trovarsi di fronte ad un muro sociale bigotto, maschilista, arcaico e poco propenso ad accettare e legittimare la diversità di orientamento. Ecco allora che, nell’ambiguità dello scambio dei doppi ruoli, Lisandro si imbatte in uno stolto ciarlatano, una sorta di dottore integralista e omofobo, il cui cinico obiettivo consiste nell’individuare prima e reintegrare poi gli omosessuali su una millantata via della redenzione, e Paolino in un  nevrotico psichiatra che le prova tutte pur di convincerlo della presenza di una grave patologia del comportamento, causata dalla sbandierata diversità della manifestazione omosessuale.

 

 

Prima di questi conflitti contro il fortino dell’ipocrisia delle pseudo-istituzioni, Lisandro e Paolino, per un crudele gioco delle sottili trame aristofanesche del teatro nel teatro, della finzione della realtà e della realtà della finzione, si ritrovano ingenuamente su un set di un B-movie per interpretare una rielaborazione ‘spinta’ in dialetto calabrese, a loro insaputa, di uno dei film più iconografici della comunità gay, ‘I segreti di Brokeback Mountain’. Quand’ormai è maturo ed evidente il sentimento dell’amore reciproco, ai due protagonisti tocca valicare l’ultimo muro, l’ultima fatica di Ercole: la famiglia. All’apice della tensione emotiva, le due mamme di Paolino e Lisandro, interpretate dagli stessi nell’ambiguità di un tragicomico ‘en travesti’, rappresentano la vecchia granitica famiglia tradizionale, che nonostante si voglia vestire del modernismo della tanto decantata tolleranza della società contemporanea, dopo il coming out di Lisandro, evidenzia invece le paure e i pregiudizi nei confronti del mondo LGBT.

Ma l’amore di una madre per un figlio alla fine vincerà  sulle resistenze e sui retaggi ancestrali di stereotipi culturali ostili verso gli omosessuali?

E quale sarà il futuro di Paolino e Lisandro?

Nel loro amore vincerà il bianco e nero o esploderanno i mille colori dell’ARCOBALENO?

C’è un solo modo per scoprirlo. Vi aspettiamo a teatro!

 

L’obiettivo della commedia  non è solo quello, classicamente ovvio per il genere, di divertire e intrattenere ma anche, trattando il delicato soggetto con humor naïf e schietta genuinità, di costruire gli ingranaggi formativi per mettere in risalto i molteplici aspetti della sfera omosessuale e della ricerca della propria autenticità, e sensibilizzare lo spettatore alle difficoltà della comunità gay per l’appropriazione dei diritti civili per una convivenza pacifica. In conclusione poi una grande rivoluzione non sarebbe solo rappresentata dalla logica della necessaria battaglia civile e sociale ma anche dall’amore incondizionato, e dall’educazione all’amore, che la tanto bistrattata famiglia può profondere ai propri congiunti LGBT.

Gallery

teatrorossosimona@pec.it
rossosimonaorganizzazione@gmail.com
rossosimona.amministrazione@gmail.com
lindonudo63@gmail.com

​Finanziato con risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “ PROGRAMMI DI PRODUZIONE TEATRALE- annualità 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

Comunicazione MALÙ web agency2024. Associazione Culturale Teatro RossoSimona.